PRO TARTARUGHE SVIZZERA ITALIANA
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Chi ha scritto questa favola?

Un giorno una lepre e una tartaruga decisero di fare una gara di corsa. La lepre pregustava già la vittoria, così dopo essere partita ed aver distanziato la tartaruga di parecchi metri, decise di fermarsi a riposare perché tanto sapeva di essere in vantaggio e che la tartaruga non l'avrebbe mai raggiunta. Perciò si addormentò e dormì per parecchie ore. Intanto la tartaruga, piano piano, la raggiunse, la vide appisolata e continuò lentamente nel suo cammino. La lepre si svegliò e, pensando che la tartaruga fosse ancora indietro, corse verso l'arrivo. Ma quando vi giunse, la tartaruga era già arrivata, vincendo la gara.

Domande più frequenti - FAQ

LETARGO 1 - anche le giovani tartarughe appena nate possono andare in letargo?

Il letargo è un comportamento fisiologico di molte specie di rettili. In natura anche le giovani tartarughe vanno in letargo. Di solito lo posticipano di qualche settimana rispetto agli adulti e si risvegliano un po' prima in primavera.

LETARGO 2 - cosa sono i punti più importanti per un corretto letargo delle mie tartarughe?

Le tartarughe devono poter disporre di un substrato umido (la terra del giardino va bene) e di una temperatura costante (ca. 5°C). Occorre evitare gli sbalzi di temperatura sia verso il basso che verso l'alto. Temperature d 10-15°C sono molto pericolose: gli animali non sono più attivi (e quindi non mangiano) ma d'altra parte il metabolismo non è sufficientemente rallentato e quindi consuma in breve tempo le riserve accumulate per l'inverno. La tartaruga corre così il rischio di non più svegliarsi in primavera.

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12° Newsletter in italiano

08.10.2013 20:47

 

Newsletter SIGS  del 15.09.2013

Una primavera fredda,  umida e lunga, seguita da un’estate dal clima mediterraneo hanno caratterizzato la fase principale di attività delle nostre tartarughe nell’anno 2013. Ancora una volta, nella prima metà dell’anno, per il benessere delle nostre tartarughe terrestri mediterranee, si sono rivelate utilissime le piccole serre provviste di lampade riscaldanti. Ma nei miei ricordi non resterà solo la meteo molto particolare, ma anche la riuscitissima giornata SIGS del 15 di giugno a Lucerna. Circa 50 persone hanno avuto occasione di ascoltare diverse conferenze variate ed interessanti, tenute da conferenzieri provenienti da tutti gli angoli della Svizzera, dalla Germania e perfino dalla Namibia.

Femmina di Testudo greca ibera (Testudo graeca ibera), fotografata in occasione del viaggio in Grecia della sezione Zürisee nel mese di maggio 2013.

 


Castrazione mini-invasiva di maschi di tartarughe di palude e terrestri

Prof. Dr. med. vet. Jean-Michel Hatt, Klinik für Zoo-, Heim- und Wildtiere della Vetsuisse-Fakultät Universität Zürich
Winterthurerstrasse 260, 8057 Zürich, https://www.zooklinik.uzh.ch

È noto che in molte tenute di tartarughe si trova una forte prevalenza di esemplari maschi. Questo può portare a problemi perché gli altri maschi e soprattutto le femmine  nello stesso recinto vengono costantemente infastiditi, a volte fino al ferimento. Da diverso tempo è stato espresso da parte dei proprietari il desiderio di poter castrare i soggetti maschi (orchiectomia). Diversi metodi di castrazione chimica non hanno avuto il successo sperato. Una recente pubblicazione (Innis et al. 2013. Coelioscopic orchiectomy can be effectively and safely accomplished in chelonians. Veterinary Record 172: 526-533.) ha dimostrato che è possibile effettuare una castrazione chirurgica mini-invasiva con l’aiuto dell’ endoscopia. La clinica „ Zoo-, Heim- und Wildtiere“ della facoltà Vetsuisse dell’università di Zurigo è in grado di effettuare questo tipo di operazione che può essere fatta a partire da un peso della tartaruga di circa 200 gr.
Proprietari interessati possono prendere contatto via E-mail (zooklinik@access.uzh.ch). Vi contatteremo volentieri.


Il prossimo inverno arriverà di sicuro …

...e con lui la preparazione delle tartarughe terrestri europee all‘ ibernazione

In questo periodo dell’anno molti proprietari di tartarughe contattano gli esperti per domande sulla gestione delle tartarughe nel periodo autunnale con le temperature in abbassamento. È ancora molto diffusa la convinzione sbagliata che si debbano  portare le tartarughe al caldo in casa, in particolare nelle notti che diventano sempre più fresche. Molti detentori portano le tartarughe in casa anche durante il giorno e le mettono in terrari con temperature di tipo estivo.

Si tratta di un errore fatale perché così facendo si interrompe la fase della preparazione al letargo. Questo momento importantissimo si attiva quando le giornate diventano più corte e più fresche. Quando la tartaruga si ritrova in un terrario caldo e illuminato artificialmente, il suo metabolismo precipita in una situazione innaturale. Il suo corpo è pronto ad andare in ibernazione, ma improvvisamente l’ambiente che la circonda non rispetta più lo schema previsto, né per temperatura né per ritmo circadiano. A causa di questo la tartaruga entra in un pericoloso stato di apatia e non assume praticamente più cibo. Se le temperature sono alte, il metabolismo rimane attivo e l’animale non va in ibernazione. Se questo stato dovesse durare a lungo, la tartaruga può ammalarsi seriamente.

Per paura di decessi diversi detentori insicuri impediscono ai loro animali di vivere in modo naturale andando  in ibernazione. Soprattutto i piccoli appena sgusciati e gli animali giovani vengono spesso tenuti per tutto l’inverno in un caldo terrario. Questo modo di procedere  però porterà con certezza a disturbi dello sviluppo, a malattie e a casi di morte precoce. In natura, le basse temperature e la carenza di cibo disponibile, costringono gli animali eterotermi a entrare in uno stato di ibernazione. Durante questo periodo esse rimangono quasi immobili, la loro temperatura è uguale a quella dell’ambiente immediatamente circostante. Il loro battito cardiaco, la respirazione e il metabolismo sono estremamente ridotti. Allo stato selvatico tutte le tartarughe terrestri mediterranee (Testudo hermanni, Testudo marginata, Testudo graeca) si ritrovano in un ambiente dove le temperature invernali le portano all‘ibernazione. Vanno in ibernazione sia gli animali adulti, sia i piccoli appena sgusciati poche settimane prima dell’inverno. Si tratta del ciclo annuale naturale di queste tartarughe.

Impedire alle tartarughe terrestri mediterranee di andare in ibernazione è un maltrattamento di animali. Esite un unico motivo valido per impedire alla tartaruga di andare in ibernazione: quando subentrano malattie o ferimenti immediatamente prima dell’inverno.

Nel foglio infoemativo della SIGS „ Il letargo delle tartarughe terrestri mediterranee“ potete trovare informazioni esaustive e dettagliate https://www.sigs.ch/productimages/merkblattueberwinterung.pdf.


Osservazione di una tartaruga a Langmoos nel Sihlwahl (ZH)

 

"Spesso vado a osservare gli animali a Langmoos nel Sihlwald, una bellissima zona di protezione della natura nel cantone di Zurigo. Poco tempo fa ho fatto un’osservazione che mi ha lasciato sorpreso. Dapprima mi era sembrato di vedere una biscia che nuotava con la testa fuori dall’acqua. Purtoppo l’animale si lasciò andare sott’acqua e non si mostrò più, anche se rimasi a lungo a osservare la zona. Sono ritornato sul posto a più riprese, regolarmente, ma non ci furono altri incontri. Domenica 30 giugno 2013 era una splendida giornata soleggiata e ho visto quella che pensavo essere  una biscia, mentre prendeva il sole su un isolotto. Ora era tutto chiaro: si trattava di una tartaruga di palude europea (Emys orbicularis), probabilmente rilasciata abusivamente."

Johann Egli 

 

 

Consigli pratici sul comportamento da adottare con le tartarughe selvatiche in Svizzera

Cosa fare in caso di osservazione di tartarughe di palude in natura?

Come tutte le specie di rettili indigeni, anche la tartaruga di palude europea (Emys orbicularis) è protetta dalla legislazione sulla protezione della natura e del paesaggio. Senza autorizzazione cantonale è severamente proibito catturare e trasportare qualsiasi tartaruga di palude selvatica. In caso di un ritrovamento di animali ritenuti fuggiaschi sorge un problema. In sostanza è possibile incappare in due errori: 1. si porta via un animale indigeno dal suo ambiente naturale, oppure, 2. si lascia un animale non indigeno nella natura. Il primo dei due errori è decisamente più pesante e per questo motivo gli animali dovrebbero essere lasciati dove si trovano. È diversa la situazione se una tartaruga di palude venisse trovata fuori dalla sua possibile zona di distribuzione. Se il luogo del ritrovamento si trova a più di 600 m s.m. e /o all’interno di un abitato si tratta probabilmente di un esemplare sfuggito alla cattività. In questo caso (come anche in caso di ritrovamento di specie esotiche come per esempio le Trachemys spp.) sarebbe meglio catturare la tartaruga e concordare la procedura successiva con la SIGS (www.sigs.ch) o la KARCH (www.karch.ch)

Tutti i tentativi di rilascio o di trasferimento sono assolutamente da evitare. Grazie mille per il vostro comportamento responsabile!


L‘ edizione attuale (giugno 2013) della rivista della nostra società:

 

 

 

 Tema principale:

  • Flora Ihlow: Geografische Variation der Gelbkopf-Landschildkröte (Indotestudo elongata, BLYTH 1854)

 

Apropos TESTUDO:

Conosce già la praticissima „App“Testudo nel nostro sito internet?Sotto https://www.sigs.ch/testudo.aspx  può leggere online o scaricare in formato PDF tutti gli articoli apparsi in passato e in parte anche quelli attuali. È possibile visionare le singole edizioni di TESTUDO, oppure fare delle ricerche mirate con parole chiave, autori o anno di pubblicazione, andando su https://www.sigs.ch/testudosuche.aspx


La sezione Zürisee a caccia di tartarughe nel nord della Grecia

Dieci membri della sezione Zürisee, sotto la guida di Alex Christen e Stefan Kundert, dal 25 maggio al 2 giugno, sono andati alla ricerca delle tartarughe  in Grecia.

 

Sono state avvistate delle Testudo hermanni e tartarughe di palude  in un delta fluviale, Testudo marginata in una zona montagnosa e Testudo graeca nelle regioni costiere con dune naturali. Alcuni partecipanti hanno visto per la prima volta le tartarughe allo stato selvatico: essi sono tornati a casa con molte idee per migliorare l’allestimento dei recinti a casa loro. Come la sezione Zürisee, anche quella di Argovia ha già effettuato viaggi nelle regioni dove vivono le tartarughe mediterranee. Il lavoro di preparazione per organizzare queste uscite  non è poco, ma quanto vissuto insieme e l gioia dei partecipanti soddisfatti compensano ampiamente gli sforzi fatti.


 


Agenda SIGS 2013

Giornate informative sulle tartarughe della Sektion Zürisee allo zoo Knie a Rapperswil sul lago di Zurigo dal 5. al 13. ottobre 2013.

Una volta all’anno gli esperti di tartaughe della sezione Zürisee rispondono alle domande del pubblico sulla tenuta di questi animali. Inoltre presso lo zoo può essere visitato un recinto modello sie per tartarughe terrestri che per quelle di palude, come pure un terrario per l‘allevamento.

 

Dettagli su https://www.sigs.ch/zuerisee_infotage.aspx.


Giornate informative sulle tartarughe, organizzate dalla sezione Ostschweiz

Retrospettiva sulla Animalia 2013 – Reazioni individuali delle tartarughe.

Da molti anni la sezione  SIGS Ostschweiz partecipa alla fiera Animalia a St.Gallo, con l’obiettivo di informare i visitatori sulla corretta tenuta delle tartarughe. Per attirare il maggior numero possibile di visitatori e per dimostrare in modo concreto come si dovrebbero tenere questi animali, sono stati allestiti die recinti realistici con vegetazione mediterranea e gruppi di tartarughe.

Anche quest’anno abbiamo notato che gli animali reagivano in modo individuale alla situazione. Nei due giorni dell’esposizione ci trovavamo sempre nei pressi del recinto e così le nostre osservazioni erano molto più complete che di solito. I contatti tra gli animali sono molto interessanti, come pure la loro reazione all’ambiente nuovo e agli spettatori. Tre anni fa insieme alle Testudo marginata adulte furono messi due animali giovani di 7 e 8 anni. A causa della forte differenza di grandezza, a casa erano tenuti in recinti diversi. Nel grande parco allestito all’Animalia gli animali si sono incontrati per la prima volta. Alla vista delle due grandi femmine (ognuna pesa circa 5 Kg, ed è quasi dodici volte più pesante dei piccoli), i due giovani si sono agitati molto. All’inizio il loro comportamento era completamente privo di rispetto: mordevano le femmine alle gambe, alla testa e al carapace e cercavano quasi di entrare nel loro guscio. Evidentemente le grandi tartarughe non hanno apprezzato: tiravano le gambe e la testa nel guscio e cercavano in tutti i modi di liberarsi da quelle piccole pesti. Poco dopo però la situazione cambiò: gli animali grandi cominciarono a dare la caccia alle piccole e diverse volte abbiamo dovuto intervenire per proteggere le piccole gambe da morsi. Fino a mezzogiorno nel recinto c’era una grande agitazione, poi, da un momento all’altro tutto si calmò. Evidentemente la gerarchia si era finalmente chiarita. Più tardi tutti gli animali pnedevano il sole insieme rilassati sotto la lampada. Dopo l’esposizione tutti gli animali sono ritornati nei loro recinti abituali. Eravamo curiosi di vedere cosa sarebbe successo al prossimo incontro all’Animalia 2012. Abbiamo visto che gli animali, dopo essersi annusati brevemente, sono andati ognuno per la sua strada. Evidentemente si conoscevano ancora dall’anno prima.

 

 

Rimaniamo sempre sorpresi dalla reazione individuale degli animali alla situazione per loro caotica della fiera. Le due femmine adulte di Testudo marginata citate sopra, che vivono da noi già da 27 anni, nel 2013 erano alla loro nona Animalia. Loro sono diventate delle vere professioniste delle fiere. Nei primi anni abbiamo dovuto piantare nel recinto dei cespugli supplementari per offrire loro la possibilità di nascondersi. Questa opportunità ora non viene quasi più sfruttata. Le due tartarughe spesso si sdraiano completamente rilassate al bordo del recinto, sotto la lampada, con gli occhi chiusi, la testa appoggiata per terra e le gambe lunghe distese. Niente riesce a turbare la loro calma, nemmeno tutti quei bambini che le vorrebbero vedere in movimento e stuzzicano con grida e gesti. Il gruppo di Testudo hermanni, che era lì per la prima volta, si è comportato in modo completamente diverso:  Loro si nascondevano spesso nella piccola serra, dove gli spettatori non potevano vederle. Solo con del buon cibo riuscivamo a attirarle fuori.

Oltre agli animali grandi, quest’anno abbiamo portato un piccolo recinto ben protetto con delle tartarughe piccole. Due soggetti nati l’anno scorso, che anche a casa si fanno notare perché sono molto attive, hanno intrattenuto gli ospiti. Non si sono mai nascoste, prendevano il sole, mangiavano e esploravano ogni angolo del recinto. Un altro animale di 5 anni nello stesso recinto, ha brevemente ispezionato la zona, ma poi ha cercato un nascondiglio ed è praticamente sparito dalla circolazione. Questa tartaruga è stata portata a casa già la prima sera: per lei la fiera era sicuramente troppo stressante.


Calendario 2014, Tartarughe europee in natura

 

 

 

 

 

Kalender 2014, Europäische Schildkröten in der freien Natur
Aufklappbarer Monatskalender
Format geschlossen ca. 26,5 x 34 cm, aufgeklappt ca. 53 x 34 cm.
Wolfgang Wegehaupt, Wegehaupt-Verlag

In tedesco

Per ordinarlo: https://www.webmart.de/shop/?id=62103

 


Manifestazioni 2013 delle sezioni SIGS,

particolarmente adatte anche ai principianti

Gli ospiti sono sempre benvenuti!

IG Schildkrötenfreunde Aargau

  • 19.09.2013: Einwinterung (Sektionsvorstand).

Section Estromandie

  • 27.09.2013: Les tortues méditerranéennes: L’hibernation (Paul-André Morandi).

Sektion Ostschweiz

  • 20.09.2013: Die häufigsten medizinischen Probleme bei Europäischen Landschildkröten (Luca Bacciarini).

Schildkrötenfreunde Schaffhausen-Winterthur SFSW

  • 21.06.2013: Europäische Schildkröten, Lebensraum und Lebensweise (Wolfgang Wegehaupt).

Pro Tartarughe Svizzera Italiana

  • 18.10.2013: Letargo (Luca Bacciarini).

Sektion Zentralschweiz

  • 25.09.2013: Einwintern von Wasser- und Landschildkröten (P. Lengwiler, R. Limacher ).

Sektion Zürisee

  • 27.09.2013: Methoden zur Überwinterung mediterraner Landschildkröten (Sylvia Aebischer).

Ulteriori informazioni su https://www.sigs.ch/veranstaltungen.aspx


Informazioni sulla nostra società

La pagina internet della SIGS, dopo 10 anni ha bisogno di essere attualizzata. La versione attuale non corrisponde più alla esigenze dei nostri soci  e di chi visita il sito per cercare informazioni.. Per questo motivo il  webmaster, con il comitato della SIGS hanno deciso di rielaborare completamente sia il contenuto sia il design del sito. Questo cambiamento avverrà nel corso del 2014.

Lasciatevi sorpendere!

Cordiali saluti
Stefan Kundert,  webmaster della SIGS


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